Un’italiana di Londra speciale è andata via ma rimarrà per sempre
Rosa l’ho incontrata al mio primo party a Londra nel settembre del 2010. Insieme a lei c’erano sua sorella Teresa, Sebastiano, Rossella e tanti altri amici che ad oggi ancora fanno parte della mia vita. Ancora oggi mi viene da ringraziare la mia amica Rossana per avermi portato a quel party, il primo di molti che hanno scadenzato questi anni.
A Londra l’amicizia non è una cosa semplice da conoscere ma quando succede diventa un legame “di famiglia”. Con il nostro piccolo gruppetto di “girl-friends” succedeva di andare di tanto in tanto a cena e raccontarci di sfighe e fortune con gli uomini, progressi nel lavoro, adattamento alla vita da londoners e i piccoli grandi passi che facevamo nelle nostre vite. Tante le risate, ne sento ancora l’eco.
Rosa è andata via una fredda notte di Febbraio, lasciando un vuoto pazzesco nella vita di chiunque l’abbia incontrata, un vuoto enorme che io con le parole non so descrivere.
Era malata dalla nascita, aveva la Fibrosi Cistica ma nonostante questo lei la vita l’ha vissuta in pieno, macinando successi, viaggiando il mondo con la sorella, il suo vero amore, portando sempre un sorriso sincero su quel viso bellissimo e trasmettendo una positività che solo chi l’ha conosciuta può sapere.
Prima di andare via il suo ultimo desiderio affidato alla sorella Teresa è stato quello di vendere le sue cose e dare il ricavato alla Fondazione Fibrosi Cistica, per contribuire alla ricerca di una cura di questa malattia, la più comune tra le genetiche e che al momento da un’aspettativa di vita di 40 anni a chi ne è affetto. Teresa, donna dal coraggio eccezionale ha fatto molto di più e così la scomparsa della sua compagna di vita è diventata una ragione per continuare a lottare e sconfiggere il male. Eventi, campagne di fundraisings, concerti e una campagna che ha preso il nome di Rosa.
Teresa ha adottato il progetto “HOPE” (Helping People Living Eternally) che confluirà nella ricerca più importante, Task Force for Cystic Fibrosis, finalizzata ad identificare una cura, in particolare un farmaco che corregga e potenzi la proteina difettosa prodotta dalla mutazione DF508, la più diffusa, che colpisce il 70% dei malati di fibrosi cistica. La stessa mutazione di Rosa, la stessa di Teresa, la stessa di tantissimi, troppi, altri pazienti.
Da Febbraio sono stati raccolti più di 25.000€ grazie ad iniziative e soprattutto grazie alla generosità dei molti che sanno che per fare la differenza a volte basta un piccolo sforzo.
Il 30 Luglio Rosa avrebbe compiuto 40 anni e in quel giorno per ricordarla io correrò la mia prima Mezza Maratona per raccogliere fondi e contribuire a raggiungere l’obiettivo più grande: tagliare il traguardo non solo della corsa, ma del trovare una cura perchè persone come Rosa non possono andare via così.
Negli ultimi mesi mi sono allenata con la speranza di tagliare il traguardo ma ho bisogno anche del supporto di tutti quelli che pensano che insieme si possa fare la differenza.
Il 30 Luglio indosserò questa maglia e chilometro dopo chilometro penserò a Rosa con la speranza di sentirla li con me.
Quel giorno vorrei che anche voi correste con me…
Aprite questo link , ogni piccola donazione farà la differenza.
Grazie
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