I volti e le voci dell’economia informale.

Faces and voices of the informal economy è il titolo della mostra fotografica che dal 1° al 15 marzo sarà ospitata alla Inslington Arts Factory.

L’autrice, Mariavittoria Scala, attraverso i suoi scatti racconta le storie di vari personaggi, per lo più donne, incontrati durante un suo viaggio in Vietnam. Queste donne contribuiscono attivamente all’economia locale e, come capita ancora in molti paesi nel mondo, lavorano in ogni tipo di condizione vendendo per strada qualsiasi tipo di merce, pagate praticamente nulla. La mostra fotografica come spiega l’artista, “nasce dall’esigenza di voler riportare l’attenzione su un problema enorme come è quello dell’economia informale e in particolare sui diritti dei lavoratori”. Ritratti e storie di lavoratrici senza voce che lavorano senza alcun tipo di protezione, con orari disumani senza alcun diritto a giorni di malattia o a pensione, solo per pochi dollari.

Il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori è un problema globale che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e che spesso sfocia nella totale assenza di rispetto dei più basilari diritti umani.

Questa mostra è un occasione per conoscere la storia di alcune di queste persone, lavoratori al limite dell’umano attraverso un percorso fotografico nelle strade di Hanoi.

Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro “Le regole dell’economia globale dovrebbero mirare a migliorare i diritti, i livelli di sussistenza, la sicurezza e le opportunità delle persone, delle famiglie e delle comunità di tutto il mondo”.

Purtroppo non succede ancora molto spesso.

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