Dottore London, la clinica per gli italiani a Londra nata dall’idea di Giorgia Bacco

La comunità italiana a Londra conta ormai mezzo milione di persone. Cinquecentomila tra giovani, famiglie, lavoratori e persone alla ricerca di coronare un sogno. A volte capita che il sogno di uno, diventi la realizzazione di un’attesa di molti. È così che nasce un’idea brillante che dall’undici ottobre sarà una splendida realtà di cui tutti gli italiani a Londra potranno beneficiare. Trova l'articolo aggiornato qui

Oggi vi parlo di Dottore London, la clinica ginecologica e pediatrica (ma presto molto altro) nata dalla volontà di Giorgia Bacco, una poco più che trentenne italiana che a Londra ha trovato la sua dimensione e che ha deciso di darsi una chance e di darla ad altre migliaia di persone che, come lei, hanno scelto di vivere in questa città.

Alzi la mano chi di voi è tornato in Italia almeno una volta per andare dal ginecologo? L’80%  delle italiane di Londra secondo recenti statistiche. Già, ci credereste? E allora una volta scoperto questa splendida nuova possibilità sul suolo londinese, ho deciso che dovevo incontrare la fautrice e scoprirne di più.

Incontro Giorgia ad Angel e la sensazione immediata è di avere davanti una carica umana di energia.

Ma chi è Giorgia e cosa ci fa tra gli italiani di Londra?

<Sono una ragazza genovese che, da sempre, è andata alla ricerca di stimoli, cose da fare, sfide da raccogliere. Trasferitami da Genova a Milano per studi prima, poi ancora a Torino per lavorare, dopo qualche anno da account manager in un’azienda pubblicitaria sentivo che qualcosa mancava. Avevo voglia di imparare ancora, di mettermi alla prova, di raggiungere un nuovo traguardo. Mi sono ritrovata a guardare all’estero. Così nel 2011, ho deciso di intraprendere un master in International Market Communication alla London Metropolitan University, un percorso di studi che prevedeva la permanenza di sei mesi in Uk e sei mesi in Francia, un’esperienza intensissima. Finito il Master ho cominciato a cercare lavoro, ponderando nel frattempo l’idea di cosa sarebbe stato più lungimirante fare, se tornare in Italia o provare a trovare la mia strada a Londra, città che nel frattempo mi aveva già rapita. Tra un primo impegno in un’agenzia, una pausa di quattro mesi in cui, mentre cercavo lavoro, viaggiavo, un’esperienza come free-lancer nell’ambito del marketing, mi sono resa conto di quanto fosse difficile da italiana all’estero, fronteggiare la competizione in un settore come il mio. In quel momento della mia vita è capitato di conoscere l’organizzazione “Dentisti italiani a Londra” e da li in poi è scattato qualcosa nella mia testa, qualcosa che all’epoca pensavo fossero solo idee confuse, ma che poi invece si è rivelato essere determinante. Mi sono cominciata a chiedere.. ma se gli italiani presenti a Londra vogliono andare da un dentista italiano, cosa penserebbero della possibilità di andare da un ginecologo italiano? Ho cominciato a chiedere in giro, tra amiche e conoscenti e piano piano, scoprivo che l’idea era raccolta con entusiasmo, scoprivo che non era l’unica a viaggiare fino in Italia per una visita specialistica e così le idee piano piano sono diventate più nitide e sempre più concrete>.

giorgia bacco

Giorgia, che di determinazione non manca, si guarda in giro, prende informazioni, parla con esperti e gente comune e alla fine trova il modo di trasformare “un’idea” in realtà.

<Cominciando a guardarmi attorno, ho scoperto che la mia Università, metteva a disposizione di studenti ed ex-studenti un “incubatore” per start-up chiamato “Accelerator”. Così mi sono presentata ad uno dei loro seminari dove mi sono ritrovata ad esporre la mia idea ad un pubblico che, con mio stupore, più parlavo, più si mostrava interessato al progetto che, improvvisamente anche per me, cominciava ad avere una forma più precisa. Li ho capito che la mia idea poteva diventare qualcosa di concreto>.

Ma si sa, a Londra non basta avere un’idea buona, bisogna dimostrare sia “migliore” di mille altre, la competizione è alta e per arrivare ad un risultato finale, bisogna “meritarlo”,  attraversare varie fasi, gradini che, se percorsi uno alla volta e nel modo giusto, possono portare al trionfo. Giorgia, questo lo sa bene.

<Ho partecipato alla selezione prevista per essere accettati nell’Accelerator e una volta passata, sotto la loro guida ho cominciato a lavorare più concretamente al mio progetto. Immediatamente dopo, ho partecipato ad un’altra competizione chiamata “The big idea challenge”: in concorrenza con altre 150 start-up  ho presentato il mio progetto e incredibilmente per me, ho vinto. Con un budget di un valore totale di £5000 sterline, finalmente la mia idea era vicina alla realtà>.

Tanta pervicacia e passione nel credere che quel progetto poteva funzionare, Giorgia è ora la fondatrice di Dottore London, non una clinica qualunque, ma una clinica italiana fatta per italiani e a costi accessibili e ce la racconta..

<La difficoltà maggiore per chi si trasferisce all’estero e, in questo caso a Londra, è doversi adattare ad un sistema diverso. Nell’ambito della salute questa è una problematica seria, non sempre infatti, siamo in grado di comprendere una terminologia troppo accademica o tecnica, senza considerare che il sistema sanitario inglese differisce molto dal nostro in molto aspetti. Questa è la ragione principale per cui molte donne decidono di tornare in Italia solo per una visita ginecologica magari, o per portare il proprio figlio da un pediatra, figura che qui non esiste.

Dottore London nasce con due obiettivi: da un lato offrire alla comunità italiana a Londra la possibilità di usufruire di un servizio di alta qualità a costi accessibili. I nostri prezzi sono infatti quelli del mercato italiano: andare da uno specialista a Londra purtroppo, spesso è una cosa che pochi possono permettersi. Prerogativa della clinica, inoltre, è quella di offrire la possibilità di un approccio italiano, con la metodologia a cui noi siamo abituati, vorrei che la clinica fosse percepita come un opportunità che viene data ad una comunità che sta prendendo sempre più importanza in Uk, per sentirsi un pochino più a casa e un pochino più “coccolati”.

Il secondo obiettivo, condiviso con il dottor Martino Pengo, Consulente medico di Dottore London e tra i responsabili di Medici italiani a Londra (un gruppo che aiuta ed agevola i medici italiani a comprendere cosa dover fare per lavorare in Uk), è quello di offrire la possibilità ai medici italiani di venire a praticare la professione qui.

Aperta nel weekend poi, l’idea è di rendere più semplice l’accesso alla clinica anche a chi durante la settimana lavora. Al momento clinica ginecologica e pediatrica, presto avremo spazio per altri specialisti come dermatologi e psicologi… ovviamente italiani>.

Le brillano gli occhi a Giorgia, quando le chiedo quanta importanza abbia per lei portare il suo contribuito alla comunità italiana londinese..

<La soddisfazione e la gioia di ricevere feedback positivi, richieste di pazienti che non vedono l’ora che la clinica sia aperta, telefonate di ragazze che chiedono informazioni, è indescrivibile. Rendermi conto che quello che per me all’inizio era solo un’idea, si stia trasformando in qualcosa tanto apprezzato ed aspettato, che vada a colmare un vuoto nella pure grande offerta di una città come Londra, mi riempie di orgoglio e mi da l’energia e gli stimoli giusti per continuare su questo cammino. Quando ho iniziato a ricevere le prime richieste mi sono commossa nel rendermi conto di aver avuto un idea vincente non tanto dal punto di vista del business, quanto dal punto di vista umano>.

Giorgia che tre anni fa arriva a Londra per un Master ed ora apre una clinica che già ha fatto parlare di se ancora prima di aprire i battenti… Mi chiedo.. Ma secondo lei in Italia sarebbe stato lo stesso?

<Vivere a Londra è un’esperienza che stimola, costringe a crescere velocemente, ti amplia la vista e ti cambia mentalità. L’idea della clinica è nata per un’esigenza che in Italia non avrei sentito ma detto questo, sono ben conscia che se anche avessi voluto intraprendere un’iniziativa di questo genere nel nostro Paese purtroppo, probabilmente non avrebbe mai visto luce.

Londra è una realtà aperta alle iniziative, all’intraprendenza, l’Inghilterra è un sistema che premia le realtà imprenditoriali sane, dando opportunità. Personalmente ho avuto la possibilità di avvalermi dei mezzi offerti dalla mia Università ma anche le banche e in alcuni casi il Governo, incentivano le start-up di valore sovvenzionandole o supportandole. Il punto cruciale di Londra, l’aspetto più bello forse, è che se hai un’idea di valore, hai l’opportunità per concretizzarla e non porte sbattute in faccia. La competizione è alta si, ma se si crede veramente in un progetto e si dimostra di meritarlo, alla fine si riesce ad emergere e a trasformare i propri sogni in qualcosa di vero. Purtroppo in Italia la mentalità è diversa, si tende a schiacciare le piccole realtà, sembra quasi si voglia soffocare l’intraprendenza e da parte delle Istituzioni raramente si ha un qualsiasi appoggio. Insomma, in Italia per queste ed altre mille ragioni, a malincuore dico che no, non sarebbe stato lo stesso>.

Giorgia.. consiglierebbe ad altri italiani di trasferirsi a Londra? E chi dovrebbe restare a casa invece?

<Decisamente consiglierei a chi vuole trasferirsi all’estero di venire a Londra perché questa per me è la città delle opportunità a 360 gradi. Da come trascorrere il tempo libero, alla vita culturale, alla possibilità di confrontarsi con il mondo intero e conoscere nuove culture, certo poi bisogna essere aperti ad assorbire queste energie positive, trasformarle e farle proprie. Inoltre dal punto di vista lavorativo questa è una città che in tutti i campi davvero, offre la possibilità di crescere, evolvere e migliorarsi fino a poter raggiungere anche livelli alti di carriera.

Decisamente penso facciano meglio a restare a casa quegli italiani che non hanno voglia di mettersi in gioco o che arrivano qui pensando che tutto gli sia dovuto e non rendendosi conto che “sistema meritocratico” significa che ad essere premiati saranno quelli disposti a fare sacrifici per conquistarsi il loro angolo di Paradiso. L’altra parte della medaglia infatti, è che Londra è una città dura dove è facile rimanere schiacciati se non si ha la grinta giusta per lottare e rimanere ancorati al proprio obiettivo. Qui sei solo uno tra milioni fino a quando non affermi di essere qualcuno, bisogna ricordarsi sempre di quanto si vale perché ognuno di noi da qualcosa a questa città, ognuno di noi davvero>.

 

2 Commenti su Dottore London, la clinica per gli italiani a Londra nata dall’idea di Giorgia Bacco

  1. Salve
    Sono un odontoiatra e sogno di lasciare un giorno questo paese; mi piacerebbe essere contattato.

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